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Informazioni sui collegamenti con l’Italia – aggiornamento 01/06/2020

Per chi avesse necessità di rientrare in Italia dall’estero prima del 3 Giugno per i motivi consentiti dal DPCM 22 marzo 2020, a seguito dell’ordinanza del 28 marzo 2020 del Ministero della Salute di concerto con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sarà necessario esibire, già al momento dell’imbarco, una specifica autodichiarazione.

Dal 3 giugno saranno liberamente consentiti gli spostamenti per qualsiasi ragione da e per i seguenti Stati:

Stati membri dell’Unione Europea (oltre all’Italia, sono Stati membri della UE: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria);

Stati parte dell’accordo di Schengen (gli Stati non UE parte dell’accordo di Schengen sono: Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera);
Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord;
Andorra, Principato di Monaco;
Repubblica di San Marino e Stato della Città del Vaticano.
Dal 3 giugno le persone che entrano o rientrano in Italia da questi Paesi non saranno più sottoposte a sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario per 14 giorni, a meno che non abbiano soggiornato in Paesi diversi nei 14 giorni anteriori all’ingresso in Italia. Ad esempio, una persona che il 14 giugno entra in Italia in provenienza dalla Francia sarà sottoposta a isolamento fiduciario se è entrata in Francia dagli Stati Uniti il 4 giugno, ma non sarà sottoposta a isolamento se lo spostamento dagli Stati Uniti alla Francia è avvenuto entro il 30 maggio o se tra il 31 maggio e il 13 giugno ha soggiornato in Germania. Dal 3 al 15 giugno agli spostamenti da e per Stati diversi rispetto a quelli sopra elencati continuano ad applicarsi le stesse regole che fino al 2 giugno valgono per tutti gli spostamenti da e per l’estero.

A decorrere dal 3 giugno 2020, gli spostamenti tra regioni diverse potranno essere limitati solo con provvedimenti statali adottati ai sensi dell’articolo 2 del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, in relazione a specifiche aree del territorio nazionale, secondo principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio epidemiologico effettivamente presente in dette aree.
Tali norme varranno anche per gli spostamenti da e per l’estero, che potranno essere limitati solo con provvedimenti statali anche in relazione a specifici Stati e territori, secondo principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio epidemiologico e nel rispetto dei vincoli derivanti dall’ordinamento dell’Unione europea e degli obblighi internazionali.

DECRETO-LEGGE 16 maggio 2020, n. 33

DPCM 17 maggio 2020

Per gli spostamenti in Italia rimarrà valido il modello di autodichiarazione del Ministero dell’Interno, aggiornato il 26 marzo.

Rinviamo, per maggiori dettagli al riguardo, ai chiarimenti forniti dal Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale.

Qualora si programmi di rientrare, si suggerisce di dotarsi di un dispositivo di protezione individuale (come una mascherina chirurgica) in previsione del viaggio.

Il rientro in Italia non va segnalato a questa Ambasciata né al Ministero degli Esteri, ma all’Autorità sanitaria (ASL) della località di destinazione finale una volta rientrati in Italia, rispettando l’obbligo di isolamento fiduciario con sorveglianza attiva per 14 giorni (Art. 1 DM MIT – Min. Salute n. 120/2020). Il decreto si applica a tutte le persone in entrata in Italia, tramite trasporto aereo, ferroviario, marittimo e stradale, anche se asintomatiche. La sorveglianza sanitaria e l’isolamento fiduciario non si estendono ai componenti del nucleo familiare eventualmente già presenti in Italia.

Fino al 2 Giugno L’isolamento può essere trascorso anche in un luogo diverso dalla propria abitazione, scelto dall’interessato.

In caso di insorgenza di sintomi COVID-19, vige l’obbligo di segnalare tale situazione con tempestività all’Autorità sanitaria per il tramite dei numeri telefonici appositamente dedicati.

In deroga a quanto sopra, esclusivamente per comprovate esigenze lavorative e per un tempo non superiore alle 72 ore, salvo motivata proroga per specifiche esigenze di ulteriori 48 ore, le persone fisiche in entrata in Italia tramite trasporto aereo, ferroviario, marittimo e stradale sono tenute a presentare una dichiarazione, resa ai sensi degli articoli 46 e 47 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, nella quale attestino di entrare esclusivamente per la predetta esigenza lavorativa.

È possibile andare a prendere chi arriva dall’estero: è consentito ad una sola persona convivente o coabitante nello stesso domicilio del trasportato, possibilmente munita di dispositivo di protezione. Lo spostamento in questione rientra tra le fattispecie di “assoluta urgenza”, che dovrà essere autocertificato con il modulo messo a disposizione dal Ministero dell’interno, compilato in tutte le sue parti, indicando, in particolare, il tragitto percorso e il domicilio ove la persona si reca.

Ulteriori informazioni sulle misure in atto sono disponibili sulla pagina dedicata alle domande frequenti sul sito del governo.

Invitiamo inoltre a verificare eventuali adempimenti con le competenti autorità delle Regioni ove si intende far rientro. Una lista parziale include la Sardegna (autorizzazione da richiedere compilando online questo modulo e avendo già un valido titolo di viaggio), la Sicilia (ordinanza regionale n. 5/2020) e la Calabria (ordinanza regionale n. 15/2020).

COME E IN QUALI CASI SI PUÒ RIENTRARE IN ITALIA

Si attira l’attenzione sul fatto che, a seguito dell’introduzione del DPCM 22 marzo 2020, gli spostamenti in Italia sono consentiti solo per motivi di assoluta urgenza, di salute o comprovate esigenze lavorative. Gli spostamenti per situazioni di necessità sono consentiti solo all’interno dello stesso comune, come previsto dall’art. 1, comma 1, lett. a) del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 marzo 2020 e art. 1 del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 9 marzo 2020.

Tali motivi vanno dichiarati sotto la propria responsabilità individuale (si rimanda alla sezione precedente per gli appositi moduli).

Chiediamo la collaborazione di tutti per consentire il rientro a chi ne ha effettivo ed impellente bisogno, nel rispetto delle misure di contenimento del virus in atto nel nostro paese.

Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha fornito alcuni importanti chiarimenti al riguardo:

I cittadini italiani all’estero o gli stranieri residenti in Italia possono far rientro in Italia, se il rientro è un’urgenza assoluta. È quindi, per esempio, consentito il rientro dei cittadini italiani o degli stranieri residenti in Italia che si trovano all’estero in via temporanea (per turismo, affari o altro). È ugualmente consentito il rientro in Italia dei cittadini italiani costretti a lasciare definitivamente il Paese estero dove lavoravano o studiavano (perché, ad esempio, sono stati licenziati, hanno perso la casa, il loro corso di studi è stato definitivamente interrotto).

All’arrivo in Italia vi saranno controlli sanitari e verifiche da parte delle autorità di Polizia.

Una volta entrati nel territorio nazionale, gli interessati dovranno raggiungere la propria casa nel minore tempo possibile. Le circostanze di assoluta urgenza devono essere autocertificate. Si raccomanda di preparare l’autocertificazione prima della partenza, indicando in modo specifico i motivi del rientro, in modo da rendere più rapidi i controlli. 

Si suggerisce di portare con sé prova della propria provenienza estera (ad esempio carta d’imbarcol) da presentare, in sede di controllo di Polizia, insieme al modulo di autodichiarazione, per proseguire il viaggio fino al proprio domicilio italiano.

Come indicato nella precedente sezione, chi rientra in Italia dovrà comunicare l’ingresso nel territorio nazionale al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio ed è sottoposto a sorveglianza sanitaria e a isolamento fiduciario per 14 giorni.

Al momento risultano disponibili le seguenti opzioni per i collegamenti con l’Italia:

= FASE 2: DA 1 GIUGNO AIR FRANCE-KLM RIPRENDE VOLI CON ITALIA =
(AGI) – Milano, 28 mag. –  Entro la fine del mese saranno operativi 78 voli settimanali di Air France e Klm per l’Italia. “Ritornare a volare nel Bel Paese e’ per noi motivo di grande orgoglio e conferma l’importanza del mercato italiano per il Gruppo Air France-Klm. Nelle ultime settimane abbiamo messo in campo tutte le misure necessarie per volare in sicurezza e siamo ora pronti a ripartire, gia’ dal mese di giugno e in vista dell’imminente stagione turistica, con piu’ del 15% dei nostri voli da e per l’Italia” dichiara Stefan Vanovermeir, Direttore Generale East Mediterranean. (AGI)Gla 281439 MAG 20 NNNN

LUFTHANSA: DA 15 GIUGNO 173 VOLI SETTIMANALI VERSO ITALIA
(ANSA) – ROMA, 28 MAG – A partire dalla seconda metà di giugno, le compagnie aeree del Gruppo Lufthansa aumentano ancora il numero di collegamenti verso le destinazioni italiane. Lo comunica la compagnia aerea in una nota precisando che “”. Queste destinazioni si aggiungono al programma già in essere per la prima metà di giugno annunciato il 14 maggio. L’offerta di voli aumenterà così dalle attuali 21 partenze settimanali a 173 (33 le partenze a seguito dell’annuncio del primo programma di giugno). Questi nuovi collegamenti fanno parte del programma complessivo che entro fine giugno prevede 2.000 collegamenti settimanali verso più di 130 destinazioni in tutto il mondo. Air Dolomiti ha inoltre già annunciato la ripresa delle operazioni di volo con nuovi collegamenti nazionali. La compagnia aerea italiana del Gruppo Lufthansa opererà i primi voli da Firenze verso Catania e Palermo dal 5 giugno e dal 19 giugno verso Bari e Cagliari. (ANSA).

• Non sono al momento disponibili voli diretti con l’Italia. Eventuali voli commerciali straordinari saranno pubblicizzati sul nostro sito web e sulla pagina Facebook dell’Ambasciata;
• Verificare la disponibilità di biglietti e/o nuovi voli Alitalia sulla tratta Londra (LHR) – Roma (FCO) (tramite il sito web Alitalia). 
• Altre soluzioni aeree con scalo, da verificare comunque attraverso le rispettive linee aeree, prestando attenzione al fatto che diversi paesi europei stanno in questi giorni rivedendo le proprie disposizioni sul traffico in entrata e in uscita. Al momento risultano attivi collegamenti con l’Italia da Bruxelles, da Zurigo, dalla Francia e dalla Germania. Dublino rimane collegata, al momento, con voli diretti con Londra, Francoforte, Parigi e Amsterdam. Il Gruppo Air France-Klm ha annunciato che riprendera’ gradualmente i collegamenti con Roma, Milano, Venezia, Bologna, Firenze, Napoli e Bar a partire dal 1 giugno. Lufthansa ha annunciato che, a partire dal 15 giugno, verranno intensificate le frequenze sulle mete già presenti in programma e ripristinati i collegamenti per Venezia, Bologna, Torino, Palermo, Firenze, Bari, Verona, Cagliari e Brindisi;
• Risultano tuttora attivi i traghetti per il Regno Unito e la Francia. Sul motore di ricerca Omio e’ possibile acquistare biglietti per treni e autobus. È attualmente possibile transitare via Regno Unito e Francia: per chi scegliesse tale ipotesi per transitare in Francia è fondamentale esibire l’apposita autodichiarazione, scaricabile qui. Suggeriamo inoltre di consultare il sito internet del Ministero degli Interni francese).
• In caso di scalo o transito in altro Paese
In caso di scalo o transito è, in generale, importante essere muniti di documentazione che attesti l’intenzione al rientro, come per esempio con una prenotazione per la tratta successiva del viaggio.
Si segnala che alcuni Stati Membri dell’UE hanno temporaneamente reintrodotto controlli alla frontiera all’interno dell’area Schengen. Per aggiornamenti, si consiglia di verificare la pagina della Commissione Europea.
Per transito all’interno dell’Unione Europea, si raccomanda di verificare costantemente la situazione all’interno dei pagine web relative all’emergenza Corona virus dei singoli Stati Membri e sul sito www.viaggiaresicuri.it

Vi consigliamo di consultare questo sito web e la pagina Facebook dell’Ambasciata per aggiornamenti e altre informazioni utili.
Si ricorda che i cittadini europei che risiedono stabilmente in Irlanda hanno diritto alla medesima tutela sanitaria che il paese garantisce ai propri cittadini. Le cure sono previste – in caso di emergenza – anche per i cittadini europei che si trovino temporaneamente sul territorio irlandese.
Chiunque attualmente si trovi o giunga in Irlanda è tenuto ad auto isolarsi nel caso in cui manifesti sintomi come febbre o tosse.
A questo link (e ai link a loro volta contenuti nella pagina) si possono trovare informazioni aggiornate sulla situazione in Irlanda e su cosa fare nel caso in cui si presentino sintomi della malattia.
In caso di dubbi su quanto sopra indicato, scrivere all’indirizzo ambasciata.dublino@esteri.it