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25 novembre – Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della
violenza contro le donne, l’Italia conferma il proprio convinto impegno per la
promozione dell’uguaglianza di genere e per la lotta contro ogni forma di
discriminazione e violenza contro le donne, fra i temi prioritari anche in
vista del mandato triennale nel Consiglio Diritti Umani delle Nazioni Unite che
inizierà il 1° gennaio 2019.

Come ogni anno, la Farnesina aderisce alla
campagna di sensibilizzazione UN Women dal titolo “Orange the World” che sui
social media apparirà con l’“hashtag” #HearMeToo, per attirare l’attenzione
sulle testimonianze delle attiviste e sulle loro storie al fine di prevenire
ogni forma di violenza contro le donne.

Come negli
anni precedenti, Il colore arancione sarà il filo conduttore che unirà le
iniziative e gli eventi realizzati nel quadro della campagna. Per la prima
volta quindi, anche il Palazzo della Farnesina si illuminerà di arancione la sera di domenica 25 novembre.

L’intera
rete diplomatico-consolare italiana condividerà l’iniziativa “Orange the
world”, sui propri siti e social network, per il periodo che prende
l’avvio il 25 novembre e che terminerà il 10 dicembre, Giornata Internazionale dei Diritti
Umani.

L’Italia è attivamente impegnata nella
promozione dell’uguaglianza di genere e dei diritti delle donne, sia sul piano
diplomatico che della cooperazione allo sviluppo. Nei giorni scorsi, anche
grazie al contributo attivo dell’Italia, la Terza Commissione dell’Assemblea
Generale delle Nazioni Unite (competente per i diritti umani, le questioni
sociali e umanitarie) ha adottato importanti risoluzioni sui dei diritti delle
donne e, in particolare, sulla lotta alla violenza nei loro confronti.

La promozione dell’uguaglianza di genere e
dell’empowerment delle donne continua ad essere una priorità trasversale di
tutti i progetti di cooperazione, in aggiunta alle iniziative specifiche
dedicate a donne, ragazze e minori, in linea con l’obiettivo di sviluppo sostenibile
SDG 5 dell’Agenda 2030. Quest’anno l’Italia ha inoltre incrementato la
collaborazione con le Agenzie delle Nazioni Unite che si occupano di questioni
di genere, prime tra tutte UN Women e UNFPA.

Anche nell’ambito del
“Piano strategico nazionale sulla violenza maschile nei confronti delle donne
2017-2020”, approvato lo scorso novembre in linea con la cosiddetta “Convenzione
di Istanbul” (Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta
alla violenza contro le donne e la violenza domestica), l’Italia si è impegnata
in progetti di empowerment femminile e in programmi per la lotta a ogni forma
di violenza contro le donne e le bambine, in particolare rispetto a pratiche
inaccettabili quali le mutilazioni genitali femminili e i matrimoni precoci e
forzati.

L’Italia sostiene
inoltre le iniziative internazionali per la prevenzione della violenza sessuale
e di genere nelle situazioni di conflitto e di emergenza, tra le quali la “Call
to Action on Protection from Gender-Based Violence in Emergencies”. Il nostro
Paese è da tempo impegnato anche nella promozione di una politica di tolleranza
zero contro gli abusi e lo sfruttamento sessuale commessi dal personale
militare e civile impegnato nelle missioni di pace ONU.

Fondamentale,
inoltre, la promozione del ruolo delle donne nei processi di mediazione e
prevenzione dei conflitti, su cui l’Italia è in prima linea, in particolare con
il Network delle Donne Mediatrici del Mediterraneo.

L’Italia è altresì
tra i Paesi maggiormente impegnati nella prevenzione e nel contrasto allo
sfruttamento, agli abusi e alle molestie sessuali nel settore dell’aiuto umanitario,
come indicato nella dichiarazione ministeriale G7 di Whistler, nel “Circle of
Leadership” del Segretario Generale delle Nazioni Unite e aderendo agli impegni
annunciati in occasione del “Safeguarding Summit” di Londra del 18 ottobre.